środa, 4 kwietnia 2012

Odsłonięcie tablicy Gen. Jana Henryka Dąbrowskiego




Dnia 9 marca br. w Mediolanie przy via del Lauro 7-9, gdzie mieściła się ongiś kwatera główna Legionów Polskich we Włoszech (w latach 1797-1805), odbyła się uroczystość związana odsłonięciem tablicy pamiątkowej poświęconej gen. Janowi Henrykowi Dąbrowskiemu, dowódcy Legionów Polskich we Włoszech utworzonych w Mediolanie w 1797 roku w 115 rocznicę ich istnienia.

Tablica jest rekonstrukcją innej, wcześniej istniejącej (inaugurowanej na 100. rocznicę utworzenia Legionów Polskich w 1897 roku), która nie dotrwała do naszych czasów. Konsulat Generalny RP w Mediolanie we współpracy z Radą Ochrony Pamięci Walk i Męczeństwa oraz z władzami miasta Mediolan i Societa' del Giardino w Mediolanie zorganizował uroczystość odsłonięcia tablicy pamiątkowej poprzedzoną odegraniem przez Orkiestrę Dętą Karabinierów dwóch hymnów narodowych.

W uroczystościach wzięli udział: Krzysztof Strzałka, Konsul Generalny RP w Mediolanie, Andrzej Kunert, sekretarz Rady Ochrony Pamięci Walk i Męczeństwa, fundator tablicy; Stefano Boeri, asesor ds. kultury Urzędu Miasta Mediolan w imieniu burmistrza. Asesor Boeri zwrócił uwagę, iż tablica jest cennym wkładem w upamiętnienie walk polskich żołnierzy w okresie napoleońskim i będzie świadectwem przyjaźni między Polską a Włochami. Ponadto w uroczystości wzięli udział przedstawiciele Korpusu Konsularnego z Mediolanu, reprezentanci włoskich sił zbrojnych oraz przedstawiciele Polonii mediolańskiej. W spotkaniu uczestniczył także zastępca attache wojskowego RP w Rzymie, a także Pani Florette Dombrowsky prawnuczka gen. Dąbrowskiego mieszkająca w Mediolanie.

Napis na tablicy (w j. włoskim) w tłumaczeniu na język polski brzmi:

ZA NASZĄ I WASZĄ WOLNOŚĆ!

W TYM BUDYNKU W LATACH 1797 - 1805 ZNAJDOWAŁA SIĘ KWATERA GENERAŁA JANA HENRYKA DĄBROWSKIEGO, DOWÓDCY LEGIONÓW POLSKICH WE WŁOSZECH, KTÓRE WALCZYŁY O WOLNOŚĆ POLSKI I O ZJEDNOCZENIE WŁOCH.

Rodacy

AD 2012

- - - -

PER LA NOSTRA E LA VOSTRA LIBERTÀ!

IN QUESTO EDIFICIO NEGLI ANNI 1797 - 1805 SI TROVÒ LO STATO MAGGIORE DELLE LEGIONI POLACCHE IN ITALIA

COMANDATE DAL GENERALE JAN H. DABROWSKI

CHE COMBATTERONO PER LA LIBERTÀ DELLA POLONIA E PER L'UNITÀ D'ITALIA

I connazionali

AD 2012

Tablicy, która jest obecnie jedynym w Mediolanie obiektem przypominającym o obecności Polaków w tym mieście.

Konsulat Generalny Rzeczypospolitej Polskiej w Mediolanie

Tablica

milano.cinque.hive.it

LA CERIMONIA

Via Del Lauro, Boeri scopre targa per Dabrowsky

«Oggi si rimedia a 30 anni di am- nesia: sono felice che la città torni così ad avere un luogo in cui co- munità polacca di Milano e i mila- nesi polacchi possano ritrovarsi». Così l'assessore comunale alla cul- tura Stefano Boeri ha salutato lo scoprimento della targa dedicata a Jan Henryk Dabrowsky (1755 – 1818), generale polacco che parte- cipò alla campagna d’Italia diretta da Napoleone, e che scelse l’Italia come seconda patria. La cerimonia, tenutasi ieri in via del Lauro, è stata accompagnata dalla fanfara dei carabinieri che eseguendo l'inno polacco e l'inno italiano ha confer- mato il rapporto stretto tra le due nazione e con la Francia, terzo pae- se coinvolto nella vicenda che si è ricordata ieri. Presenti in via del Lauro, tra gli altri, anche il console generale della Polonia Krzysztof Strzalka, il ministro polacco Andrzej Kunert, e la bisnipote del generale Florette Dombrowsky. Dopo lo sco- primento della targa, posta a quasi 5 metri da terra e ben visibile dal trafficato snodo stradale adiacente, la cerimonia si è conclusa con la posa di una corona di fiori e l'ese- cuzione di una melodia rinascimen- tale. cinque

La storia Il generale polacco partecipò alla campagna d’Italia diretta da Napoleone. «Oggi si rimedia a 30 anni di amnesia: sono felice che la città torni così ad avere un luogo in cui comunità polacca di Milano e i milanesi polacchi possano ritrovarsi», ha detto l’assessore comunale alla cultura


Corriere della Sera

Esplora il significato del termine: Il console polacco Dabrowski «Un generale e gli uomini per la libertà» P resenze cosmopolite a Milano. Storie di ieri e di oggi che si intrecciano alla vita della città. Preziose in ogni dettaglio che permette di ricordare e conoscere il passato: anche una semplice lapide su un muro può raccontare molto. Capita in via del Lauro al civico 7/9, dove qualche giorno fa è stata scoperta una targa dedicata al generale Jan Henryk Dabrowski, comandante delle Legioni Polacche in Italia tra 1797 e 1806. Un recupero storico: la scritta si trovava lì dal 1897, ma era andata distrutta negli anni 80 durante un restauro del palazzo dove il militare ha vissuto a lungo. «Tenevamo molto a questo evento - spiega il console della Repubblica di Polonia a Milano, Krysztof Strzalka -. L’ iter burocratico è stato un po’ complicato, ma si è risolto grazie all’ intervento dell’ avvocato Giovanni Bana, presidente della commissione europea di diritto penale e profondo conoscitore della cultura milanese». I polacchi in città sono circa 2 mila: per loro e per i loro compatrioti Dabrowski è un eroe nazionale. «La sua è una vicenda di lotta per la libertà, valore senza confini - prosegue Strzalka, che si è documentato anche all’ Archivio di Stato e in Bertarelli -. Dopo la scomparsa della Polonia dalla mappa d’ Europa, nel 1795, i nostri patrioti dispersi si riuniscono sotto il comando del generale, che propone a Napoleone di combattere al suo fianco per la Repubblica Cisalpina e poi per il Regno d’ Italia». L’ imperatore in pectore accetta, promettendo alla Polonia un aiuto che non arriverà. Nel frattempo però le Legioni combattono con onore a Brescia, Venezia, Mantova, Napoli, Roma. Combattono per la nostra causa e per la nostra futura indipendenza, seguendo fino in fondo la scritta ricamata in italiano sulle loro uniformi: «Gli uomini liberi sono fratelli». Di 15 mila soldati, nel 1806 ne restano 2mila. Chapeau. E almeno una lapide. RIPRODUZIONE RISERVATA Vanzetto Chiara Pagina 15 (31 marzo 2012) - Corriere della Sera] Il console polacco Dabrowski «Un generale e gli uomini per la libertà» P resenze cosmopolite a Milano. Storie di ieri e di oggi che si intrecciano alla vita della città. Preziose in ogni dettaglio che permette di ricordare e conoscere il passato: anche una semplice lapide su un muro può raccontare molto. Capita in via del Lauro al civico 7/9, dove qualche giorno fa è stata scoperta una targa dedicata al generale Jan Henryk Dabrowski, comandante delle Legioni Polacche in Italia tra 1797 e 1806. Un recupero storico: la scritta si trovava lì dal 1897, ma era andata distrutta negli anni 80 durante un restauro del palazzo dove il militare ha vissuto a lungo. «Tenevamo molto a questo evento - spiega il console della Repubblica di Polonia a Milano, Krysztof Strzalka -. L' iter burocratico è stato un po' complicato, ma si è risolto grazie all' intervento dell' avvocato Giovanni Bana, presidente della commissione europea di diritto penale e profondo conoscitore della cultura milanese». I polacchi in città sono circa 2 mila: per loro e per i loro compatrioti Dabrowski è un eroe nazionale. «La sua è una vicenda di lotta per la libertà, valore senza confini - prosegue Strzalka, che si è documentato anche all' Archivio di Stato e in Bertarelli -. Dopo la scomparsa della Polonia dalla mappa d' Europa, nel 1795, i nostri patrioti dispersi si riuniscono sotto il comando del generale, che propone a Napoleone di combattere al suo fianco per la Repubblica Cisalpina e poi per il Regno d' Italia». L' imperatore in pectore accetta, promettendo alla Polonia un aiuto che non arriverà. Nel frattempo però le Legioni combattono con onore a Brescia, Venezia, Mantova, Napoli, Roma. Combattono per la nostra causa e per la nostra futura indipendenza, seguendo fino in fondo la scritta ricamata in italiano sulle loro uniformi: «Gli uomini liberi sono fratelli». Di 15 mila soldati, nel 1806 ne restano 2mila. Chapeau. E almeno una lapide.

RIPRODUZIONE RISERVATA Vanzetto Chiara Pagina 15 (31 marzo 2012) -

Corriere della Sera

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